Un Municipio per il Mondo

Un Municipio per il Mondo

"È dentro di noi che cessano di governare spazio e tempo, e i legami dell’evoluzione convergono in unità."
Rabindranath Tagore

Caxton Hall , Londra

Nel municipio di Westminster, nel cuore di Londra, c'è una sala con una storia. Per la maggior parte dei suoi 128 anni, il suo salone e le sue stanze sono rimaste silenziose. Silenziose di giorno... Stiamo parlando di un edificio di Caxton, a Londra.

Caxton Hall è stato un luogo di idee, di cambiamento, di sfide e di audaci direttive. L’unico esempio di un edificio del governo, un municipio, che abbia avuto un duplice ruolo nel corso degli anni: cerimonie civili e matrimoni celebri, ma anche manifestazioni di riforma e attività politica. Nel complesso, è stata una struttura intitolata a William Caxton, l'inventore di uno strumento fondamentale per la comunicazione a livello mondiale: la macchina da stampa. 

Qui sono circolate idee pericolose, cause e ricorsi. È stata, sotto vari aspetti, il centro vitale di una grande nazione, a metà tra il teatro politico del parlamento ed il circo eccentrico e spensierato di Hyde Park Corner.

Fu nella Caxton Hall che molte grandi idee e movimenti del 20 ° secolo entrarono nell'arena globale. Le voci del suffragio femminile, il sincero socialismo e la prima conferenza panafricana che si occupava delle conseguenze della schiavitù, hanno fatto eco ciascuna dalle sue pareti posteriori, scuotendo le sue finestre vittoriane e riversando nelle strade il  loro suono con fervore e violenza.

Anche la voce del grande poeta bengalese e premio Nobel Rabindranath Tagore è risuonata per le stanze di Caxton. Le sue lezioni, assai frequentate durante l'estate del 1913, avevano come soggetto 'Il rapporto dell'individuo con l'universo', 'La consapevolezza dell'anima, 'La Realizzazione nell’Amore' e 'Il problema del Sé.' Questi discorsi sono stati i precursori diretti di quelli di Shri Mataji Nirmala Devi, tenuti nello stesso posto circa settanta anni dopo. Luì parlò dei temi. Lei avrebbe fornito il dettaglio degli strumenti.

Tra il 1977 e il 1983, Shri Mataji salì sul palco di Caxton Hall quasi un centinaio di volte. Questo portò a un cambiamento decisivo della possibilità di ricezione del messaggio di Shri Mataji Nirmala Devi: ora era accolto in un contesto pubblico. Le sue parole erano lì per essere ascoltate da tutti. L’invito era aperto. L'ingresso era gratuito.

Parlò seguendo la stessa scia di Tagore. Il suo intento era reale e immediato, il messaggio era simile: veniva da Oriente a Occidente, era l’occasione per la condivisione di un’antica conoscenza.

Rabindranath Tagore c1915(poeta Bengalese)

Ma c'era anche una differenza tra questi due oratori di Caxton Hall: nel caso di Shri Mataji la lezione concludeva con un dono. Al termine della serata lei offriva sempre l’esperienza della Realizzazione del Sé. Nel silenzio della meditazione profonda, il pubblico aveva l'opportunità di percepire la propria profondità. Entrambi dissero alle persone di guardarsi dentro, ma ora la 'Realizzazione di Brahma' di Tagore era diventata l’esperienza del vero Sé di Shri Mataji.

“LA REALIZZAZIONE DI BRAHMA
DI TAGORE È DIVENTATA
L’ESPERIENZA DEL VERO
SÉ DI SHRI MATAJI”

Quest’ idea di uno stile di vita spirituale, era rivoluzionario per Londra, così come il movimento per il voto e l'identità africana che l’avevano preceduto. Non si trattava solo di intrattenere. Era qualcosa da portare a casa. Quando un pubblico sceglie di ascoltare davvero - non solo per un momento, tra un film ed uno spot pubblicitario - vuol dire che le persone possono essere cambiate. Queste nuove conoscenze come quelle apparse a Caxton Hall servono a guidare la società verso una nuova direzione. Per molti si trattava di un cambiamento profondo. Era fondamentale il cambiamento della visione del mondo. 

Per oltre sei anni, Shri Mataji Nirmala Devi si rivolse a gruppi grandi e piccoli di persone in questo edificio storico. Lei parlò della vita, dell’attualità, dei valori, della moralità e dell'amore. È stato un municipio per il mondo. Ma alla base di tutte le parole c’era sempre l’attenzione allo spirito. Lei pose grandi domande: "Perché siamo qui? Qual è lo scopo della nostra vita? Perché Dio ci ha creati?". E ciò che enfatizzava, la conclusione di ogni serata era l'esperienza che emergeva spontaneamente da tali domande. Dopo aver ascoltato e posto delle domande, il pubblico veniva invitato a connettersi con il proprio spirito, a identificarsi con il proprio vero Sé.

Questa serie di incontri aperti fu l'inizio dell’attività pubblica di Shri Mataji, iniziata su quel palco, dove chiunque era il benvenuto, dove non venivano chiesti soldi, ma dove ciò che ha più valore, era offerto gratuitamente.

In questo mondo di tentazioni e distrazioni, in questo mercato di idee e di dottrine, in questo teatro cinico e corrotto degli estremi, cos’altro poteva fare? Il denaro non può entrare nel regno della verità. Questo messaggio da parte sua, era ben chiaro fin dall'inizio.

Questo momento storico esprimeva l'inizio di una nuova era. E di coloro che si fermavano ad ascoltarla, molti rimanevano al suo fianco sostenendo ogni sua attività e desiderio di espandere il suo credo. Affittare una sala in una posizione comoda a tutti, non far pagare alcun ingresso, rispondere alle domande ed ascoltare le preoccupazioni di chiunque, insomma, stare tra le persone che hanno cercato il significato della vita, comprenderle e liberarle dall'ignoranza è stata l’azione più generosa in assoluto. Shri Mataji è sempre stata disponibile, ha dato il suo tempo in maniera disinteressata. La sua unica motivazione era l'amore.

Come Shri Mataji si espresse nel 1980: "…la ricerca è partita e molti negozi sono stati aperti. Questo non è un negozio. Questo è un tempio ed un tempio in un mercato ha poco valore, se si devono scalare sette montagne per andare al tempio, ha molto più valore, ma solo pochi possono arrivare lì vivi. Così il tempio dovette scendere giù a Londra, a Caxton Hall, per parlare con la gente."

Si è trattato di un movimento di massa. L'invito era personale. Le implicazioni universali. Il suo dono era di accogliere tutti. Spesso veniva attratta da qualche persona che entrava in ritardo, in fondo alla sala, a metà discorso. "Vieni. Siediti. C'è un posto qui." Il suo abbraccio includeva tutti.

Intervista a Bath, 1977

Ma, come disse Tagore, il 17 giugno 1913, nei confini aperti di Caxton Hall, "è lo scopo elevato dell’amore quello di accogliere tutte le limitazioni e trascenderle." Lui sapeva cosa fosse l'amore e sapeva descriverlo.

Lo stesso ha fatto Shri Mataji e la sua comprensione è stata accompagnata dall'azione.