Una Nobile Eredità
Alle dodici esatte del giorno dell'equinozio di primavera, il 21 marzo del 1923, Nirmala Salve nacque a Chindwara, una città nel cuore dell'India. Le nobili qualità dei suoi antenati si mostrarono fin dalla tenera età nel carattere della giovane Nirmala.
La nonna paterna, Salve Sakhubai, mostrò le virtù e le doti di coraggio, che avevano caratterizzato la famiglia nei secoli. Nel 1883, mentre si trovava nelle ultime fasi di gravidanza, Sakhubai perse il marito in circostanze tragiche. Minacciata dai parenti (che non tolleravano il fatto che lui e la sua famiglia fossero cristiani), prese i suoi quattro figli e se ne andò, in tarda notte, nonostante la minaccia incombente dei monsoni e del vicino fiume in piena.
Furono loro a iniziare questa dinastia. In effetti si chiamavano Sath Vahan ovvero i sette Vahanas (veicoli). Essi rappresentavano i sette Vahanas dei sette chakra. È sorprendente quanto questo sia Sahaj.
11 gennaio, 1987
Prasad Rao e Cornelia condividevano un profondo amore per il loro paese, la sua grande tradizione e valori spirituali. La loro figlia Nirmala, aveva solo due anni nel 1925, quando incontrarono per la prima volta il Mahatma Gandhi e questo incontro ebbe un impatto enorme su di loro. Riconobbero e condivisero la sua visione per un'India libera, ottenuta attraverso una lotta non violenta.
Nonostante il fatto che a Prasad Rao fosse stato conferito un titolo dagli inglesi e che fossero cristiani (il che significava avere molti privilegi durante la dominazione britannica), lui e la moglie non esitarono ad aderire al movimento, mettendo in chiaro la loro posizione. Bruciarono i loro vestiti di manifattura inglese, nella piazza di Nagpur. A causa del loro coinvolgimento nella lotta per la libertà, furono entrambi incarcerati diverse volte e stabilirono in famiglia la regola che nessuno dovesse versare lacrime per loro. La libertà dell'India era la cosa più importante e il sacrificio personale era la regola, non l'eccezione.
Poiché i suoi genitori erano spesso assenti o in prigione, Shri Mataji, nonostante avesse solo otto anni, assunse la gestione della famiglia e i suoi fratelli più grandi poterono continuare i loro studi senza interruzioni.
Alcuni anni più tardi, Shri Mataji si unì lei stessa alla lotta per la libertà ed incoraggiò i compagni di studio a fare lo stesso. Anche lei fu imprigionata e torturata dagli inglesi, ma il suo spirito non venne mai indebolito da queste esperienze. Attraverso la sua vita avrebbe continuato ad impersonificare i valori eterni dei suoi nobili antenati: coraggio, spirito di sacrificio e compassione.
1. ^ H. P. Salve, 'My Memoirs' New Delhi: Life Eternal Trust, 2000.